Tra le biomasse che soddisfano circa il 15% degli usi energetici nel mondo, la più utilizzata e conosciuta è sicuramente il legno. Uno dei combustibili più antichi, utilizzato sin dal principio dall’uomo per riscaldarsi e cucinare.
A partire dagli anni 70’ è ricominciato l’interesse verso il legno inteso come combustibile, grazie alla sua ottima efficienza collegata a emissioni inquinanti molto basse.
Da un punto di vista prettamente chimico, il legno è composto da:
- cellulosa per il 40-50%
- lignina per il 20-30%
- altre sostanze per il 20-30%
Come influisce l’umidità nel contenuto energetico
Il potere calorifico che il legno conserva, e che ci permette di ottenere risultati ottimali in termini di riscaldamento o in cucina, è dato principalmente dalla presenza di acqua al suo interno.
Alcune specie arboree da tenere in considerazione per i loro valori sono:
- Abete bianco
- Abete rosso
- Acero napoletano
- Betulla
- Carpino nero
Alla suddivisione per specie va inoltre aggiunta la caratteristica che ne delinea la robustezza.
Si distinguono infatti specie forti, con legno duro e pesante, e specie dolci, con un particolare legno tenero e leggero, che differisce per densità.
Queste sono solo alcune delle tipologie di legno con una umidità residua del 15%. Mediamente il potere calorifero del legno con una percentuale simile di umidità si aggira sui 4,3kWh/kg.
È interessante affiancare questa stima a quella di gasolio, 10,00kWh/l, e gas, 9,5 kWh/m3. Possiamo notare come per ogni 2,3kg di legno secco utilizzato si va a sostituire un litro di gasolio e 1m3 di gas naturale.
Da cosa sono costituite le emissioni dovute alla combustione
Le emissioni dovute alla combustione del legno sono costituite da polveri e prodotti gassosi.
Grazie al sistema avanzato utilizzato da Lipro, garantiamo la massima tollerabilità del cippato di legno, senza dover scegliere in maniera dettagliata e stringente il materiale migliore da utilizzare.
Inoltre, grazie alla cogenerazione, il nostro impianto ottimizza la resa elettrica e termica, valorizzando al massimo il contenuto energetico della materia prima utilizzata. A rendere economicamente valido un sistema di cogenerazione è proprio la parte di produzione elettrica, dato che il valore di un kW-elettrico è mediamente quasi 4 volte quello di un kW-termico.
La cogenerazione in pirolisi ha anche l’importante vantaggio di ridurre le emissioni polverose legate alla combustione del legno. A differenza di quanto avviene in una tradizionale caldaia, durante la pirolisi le emissioni non vengono rilasciate nell’atmosfera direttamente dopo la camera di combustione; lo stesso gas di sintesi deve passare per un filtro per non danneggiare il motore. L’insieme di queste soluzioni tecnologiche consente di rendere l’intero processo di produzione di energia più efficiente, e ridurre l’impatto ambientale dello stesso.
Perché utilizzare fonti ecosostenibili
Uno degli obiettivi mondiali è la riduzione delle emissioni di CO2 e il consumo di energia. Guardando al futuro, il legno riciclato sarà assoluto protagonista nel presente e negli anni a venire. Si tratta di una delle principali fonti ecosostenibili, la sua capacità di rilasciare nell’ambiente percentuali molto basse di CO2 lo rende uno dei materiali migliori da poter utilizzare.
Anche per questo motivo noi di Planet Energy abbiamo deciso di puntare sul cippato, per garantire sostenibilità ambientale e una resa ottimale per quanto riguarda il rendimento energetico.